mercoledì 24 marzo 2010

Sceneggiata al desk 46

San Carlo, Augusteo, Delle Palme... Sono tre dei più famosi teatri di Napoli. Ospitano spettacoli di ottima fattura, svariando dal teatro alla lirica, al cabaret. Sui palcoscenici si alternano nomi altisonanti italiani e a volte esteri.

Ma c'è un altro teatro dove, da varie settimane, va in scena una pièce di tutto rispetto. Si tratta del desk 46 dell'aeroporto di Capodichino. E' distante alcune decine di chilometri dai teatri del centro città, ed è un teatro indubbiamente d'avanguardia a cominciare dagli spettatori: tutti in piedi. La rappresentazione ha anche il pregio di unire simbolicamente l'Italia perchè si tratta di un desk che accetta i passeggeri in volo verso Cagliari.
Praticamente accade che la compagnia aerea non garantisce la partenza quitidiana del volo per Cagliari. Infatti sono più i giorni in cui viene annullato che quelli in cui parte regolarmente. I motivi li sa solo la compagnia e non vengono forniti al pubblico pagante.

Ma veniamo agli attori. Ruolo di protagonista indiscusso è quello delle stuart che, con toni commuoventi e drammatici allo stesso tempo, si affanna a dare spiegazioni. Seguono due hostess che, con volto mesto e sguardo basso, provano a fare una mediazione. Ma arriva il colpo di scena con l'irruzione in scena del poliziotto di turno che, con atteggiamento severo, dichiara di fare gli interessi di tutti i cittadini senza alcuna distinzione.

Alla pièce si può assistere quasi ogni due giorni, l'entrata è gratuita. Il copione è bene recitato dagli attori che a volte si abbandonano a felici improvvisazioni. Da sottolineare anche la saggia illuminazione leggermente soffusa, come si addice ai grandi teatri e alle grandi sceneggiate napoletane.

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