domenica 3 ottobre 2010

Somewhere

Un film fatto bene. Con il ritmo narrativo giusto per permettere a chi guarda di pensare.
Johnny è un attore che vive con superficialità tra festini, impegni di lavoro un pò forzati, alcool e pastiglie. La scena iniziale ci dice che la sua vita gira in tondo, è monotona, ripetitiva come se si corresse con un auto su un circuito ad anello, compiendo un'infinità di giri su sè stessi.
La vita cambia quando entra in scena la figlia Cleo. Alcuni giorni vissuti insieme permettono a Johnny di aprire il proprio cuore all'attenzione e all'amore verso questa figlia ormai adolescente, frutto di un matrimonio fallito. I due condividono, si raccontano l'uno all'altro, viaggiano insieme (anche a Milano a ritirare un 'telegatto'). Tutto questo opera il miracolo di una metamorfosi e Johnny sembra impossessarsi di nuovo del suo presente e del suo futuro. E così la strada che si percorre non è più un anello circolare e ripetitivo, ma una strada retta, fatta di salite e discese, ma diritta. L'ultima scena del film lo esprime con chiarezza.
Il film è delle regista Sofia Coppola e ha vinto il Leone d'oro alla 67ma edizione della Mostra internazionale del cinema di Venezia.

Nessun commento:

Posta un commento

se desideri puoi lasciare un tuo commento