sabato 17 settembre 2011

La mente più forte

“Sono rimasta sempre lucida e ho gestito la fatica. Dieci anni di carriera mi hanno insegnato ad ascoltarmi di più. Era una gara difficile da interpretare, piena di strappi. Le gambe mi sembravano vuote, ma la testa c’era tutta. Non ho nessun rammarico per la medaglia mancata”. A parlare è Elisa Rigaudo, 31 anni, atleta italiana della 20km. di marcia, finita quarta al mondiale 2011 di Daegu in Corea del sud.

Una sensazione raccontata anche da altri atleti, non più giovanissimi, che riescono a gestire fatiche agonistiche e carriera con una rinnovata forza, quella della mente. Se da giovani ci si affidava unicamente alla potenza muscolare, alle forze meccaniche del fisico, con il passare dell’età sembrano farsi spazio, nella vita atletica e non, le incommensurabili possibilità della mente che riesce a gestire situazioni difficili e di sfida.

E’ una dimensione dell’interiorità anche questa, che cresce insieme ai capelli bianchi, alla fine dell’età feconda. E’ in fondo la forza d’animo che, rispettata, allenata, irrobustita, può condurre lontano, oltre ogni possibile limite.

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