venerdì 2 gennaio 2009

Barbari

A Curinga ci sono passato anni fa. E' un paese nel lametino, in provincia di Catanzaro, teatro la notte della fine dell'anno di un atroce attentato. Un giovane di 24 anni è stato legato e bruciato vivo. Forse per vendetta.
Colpisce l'orrore macabro di questa violenza. E se si osservano gli strumenti che si usano in Calabria per ammazzare, si può facilmente pensare di essere nel medioevo o tra orde barbariche. La malavita ha dei codici. In altre parti d'Italia si ammazza semplicemente con un colpo di arma da fuoco, i bambini e le donne non si toccano. In Calabria no. Anche la violenza deve essere violenta, inaudita, disgustosa. E' sufficiente fare un'analisi delle modalità usate per i delitti per renersene conto. E' una terra violenta, povera, aggressiva, che ho avuto modo di amare e odiare. Capace di grandi slanci e di grandi miserie. Una terra degli estremi.

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