domenica 25 gennaio 2009

Gigi e la depressione

Ogni tanto mi capita di leggere qualche libro un pò più 'leggero'. Un modo di trascorere qualche ora pensando ad altro. Recentemente ho letto 'Numero 1', libro scritto da Gigi Buffon, portiere della Juventus e della Nazionale con Roberto Perrone, giornalista del Corriere della Sera.

175 pagine che scorrono veloci e d'un fiato. La storia di un'uomo di sport, arrivato ora ai trent'anni che racconta i suoi inizi, la sua carriera iniziata a 13 anni (esordiva a 17 anni in serie A), i valori con i quali è cresciuto, le stravaganze giovanili, Alena il suo grande amore.

Gigi ha anche il coraggio di parlare per la prima volta della depressione, il mal di vivere che lo ha raggiunto per quasi un anno, nel 2004. “Sono stati mesi complicati, difficili da gestire. - scrive a pagina 16 - Perché per uno abituato ad avere sempre stima di sé stesso e voglia di lottare, per uno capace di tirare fuori da sé e da solo, le energie per ribaltare qualsiasi situazione, è più arduo trovare un appiglio per rialzarsi”.
E' un dato ormai molto diffuso e di cui non meravigliarsi. Arrivano momenti nella vita di una persona in cui la depressione ferma, rallenta il corso dei giorni, impegna a rivedere idee, stili di vita, aiuta a percepirsi meglio. Al di là delle cause che l'hanno innescata. Lo dicono coloro che sono passati in questo tunnel e hanno ritrovato la gioia di vivere in una nuova dimensione.

1 commento:

  1. Io credo fermamente che una delle cause della depressione sia non cogliere le novità della vita, non saperle affrontare. Gioie e dolori fanno parte della stessa Vita, sta a noi saperle vivere con la serenità o con la speranza che quacosa di nuovo ci sarà.

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