sabato 21 marzo 2009

Glocal

Un gruppo di quindicenni italiani su un treno metropolitano. Giocano parlando inglese tra loro. Vengono da una lezione di lingua in una importante scuola. Il loro accento è davvero encomiabile e anche la scioltezza e la disinvoltura con cui parlano la lingua di Sheakespeare. Quando ritornano all'idioma di Dante il loro accento locale fa veramente venire i brividi. Frasi fatte, circonlocuzioni ovvie, durezza dei modi... Sembrano persone diverse.

Ascoltando rifletto. Questo ragazzi passano dal 'globale' al 'locale' saltando a piè pari la fase intermedia che potrebbe essere il 'nazionale'. Mi sembra che questa situazione sia un'icona della realtà attuale in Italia. Il livello nazionale è sempre più debole. In politica, in economia, forse anche in tema di religione... Sono accentuati invece il locale, con tutte le sue esigenze, e il globale con tutte le sue speranze.

La parola 'Glocal' è un neologismo che può far storcere il muso ai puristi della lingua italiana. Ma ha senz'altro un che di realistico.

(foto di Elena Mannocci)

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