giovedì 30 aprile 2009

Terremoto in casa

Conosco l’aria che tira nelle case dello studente. Il minimo essenziale, caricabatteria e valigia sempre pronti, fornelletti elettrici, inviti in camera, fumo, gomma nera sulle scale, profumi e dopobarba in abbondanza… In genere le case dello studente sono abbastanza vive (i vicini ne sanno qualcosa), tremano con le vibrazioni della musica del momento, con le grida dei ragazzi, dei loro sogni e amori.
Sebbene fossero presenti solamente una quarantina di ragazzi, la casa dello studente all’Aquila, ha vibrato e tremato la notte del terremoto di aprile. A dire la verità i cinque piani in via XX Settembre si sono seduti l’uno sull’altro intrappolando più di qualcuno.

Penso che la vita dei giovani sia tutta un terremoto. Negli anni dell’adolescenza, in poco tempo si cambia notevolmente, fisicamente e psicologicamente. Negli anni della giovinezza si guarda terribilmente in avanti alla vita che deve venire: il lavoro, il matrimonio, la propria realizzazione. Ancorare la vita a valori solidi resta sempre un investimento e un’abilità.

(foto di Elena Mannocci)

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