giovedì 4 giugno 2009

Imparare una lingua

Imparare una nuova lingua è un pò come ritornare bambini. Si inizia balbettando, con la paura di pronunciare male, a volte con la spontaneità e l'improvvisazione. E' una questione di suoni nuovi, di una musica nuova. La lingua si inceppa, fa all'inizio un pò di fatica e anche la scrittura è farraginosa, Ma è anche un incontro con una cultura diversa dalla propria, con modi e stili che non sono quelli del posto dove uno è nato.

In un mondo cosmopolita e internazionale la conoscenza delle lingue è fondamentale, ed è un vero peccato perderne una, dopo aver faticato tanto ad apprenderla e ad usarla più o meno correttamente.

Parlando una nuova lingua si incontra anche la forma mentis del popolo che la parla, i suoi gusti, le sue passioni, le sue qualità e le sue fagilità. E' un esercizio di svuotamento per accogliere e fa bene perdere un pò delle proprie radici per diventare cittadini del mondo, più aperti, con una conoscenza migliore dell'alterità e in fondo anche di sè stessi.

(foto di Elena Mannocci)

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