lunedì 15 giugno 2009

Laura: una vita

Cinquemila persone riempiono il 'Telefonica Arena' di Madrid. C'e'un concerto di Laura Pausini, famosa in Spagna ancor piu' che in Italia.
Sette tir, una macchina organizzativa imponente, fanno da cornice al world tour 2009 di Laura.
Due ore di canzoni in spagnolo con vari cambi di ambientazione. Dopo un inizio molto rock e aggressivo si va verso una maggiore tranquillità acustica.
Si inizia con alcune canzoni dell'ultimo album 'Primavera anticipada', la seconda parte propone, invece, brani molto noti che le hanno permesso di essere conosciuta in tutto il mondo. L'artista e' piu' tranquilla, dialoga con il pubblico, racconta emozioni ed esperienze di vita.
Dice degli inizi della sua attività canora al suo ottavo compleanno, della musica come compagna permanente e fedele della sua vita, del primo e ultimo disco in inglese. Manifesta anche la sua gratitudine alla Spagna, a 15 anni dal suo ultimo concerto in terra iberica. A metà concerto un messaggio ecologico con un filmato che invita al rispetto del pianeta terra.
Laura termina la serata seduta su uno sgabello, accompagnata da una chitarra acustica e addirittura cantando un brano solo vocale.

Sembra una metafora della vita questo concerto. Gli inizi sono sempre rock e rabbiosi. C'è bisogno di affermarsi, di capire il proprio valore, di cercare il proprio posto. Poi subentra una fase di maggiore tranquillità in cui si esce di scena per concentrarsi sull'essenziale che è dentro di sè e non fuori. Si termina seduti senza alcun altro strumento che sè stessi.

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