A volte si sente dire: "Ho fatto una vacanza per evadere un pò", "leggo i libri per evadere dalla realtà" e altre espressioni simili. Esse sottolineano il fatto che la realtà, fatta di lavoro, relazioni interpersonali, gioie e problemi, è un peso, a volte monotona...
E tuttavia a me sembra che se analizziamo le nostre ventiquattr'ore, tanto tempo sia già imoegnato nella fuga dalla realtà. Pensieri, ossessioni, svago, internet... Molte ore della giornata, tanti tempi della nostra vita, sono consacrati all'evasione. Voglio dire che già nell'ordinario si esercita un certo impegno per uscire dalla realtà. Questo, se da un parte corrobora, dall'altro può alimentare inutilmente pensieri, retroscena, fobie.
A mio avviso sarebbe utile fare un sano esercizio di contatto con la realtà, per essere totalmente calati in ciò che si fa, lavoro, studio, impegno... Il rischio è che diversamente tutto possa diventare superficiale, frenetico, tentativo di evadere.
domenica 9 agosto 2009
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