Sono 6 anni che mi preparo a questo viaggio. Affacciandomi ad una delle finestre su piazza Pio XII alla fine di via della Conciliazione a Roma, avevo espresso il desiderio di poter essere presente alla beatificazione quando sarebbe arrivato il giorno. Quel giorno del 2010 nell'ufficio vaticano preposto iniziava la fase romana del processo di canonizzazione di p. Borzaga e del catechista Paolo. Ricordo la documentazione, la presenza di un piccolo gruppo di persone, l'emozione, le fotografie per documentare l'evento.
Sono 31 anni che mi preparo a questo viaggio. Nell'anno di noviziato avevo letto e riletto alcune pagine del 'Diario di un uomo felice' di p. Mario, Mi aveva colpito la sua umanità e la mescolanza di fragilità e radicalità. Un grande incoraggiamento per chi muoveva i primi passi verso la consacrazione e il sacerdozio missionario. Della sua vicenda umana e di fede mi impressionava il suo martirio e il corpo mai ritrovato.
Sono 38 anni che mi preparo a questo viaggio. Da ragazzo frequentavo la casa degli OMI a Ripalimosani, in Molise dove fino al 1968 i giovani che entravano nella congregazione facevano l'anno di noviziato. Tra quelle mura aveva vissuto anche p. Mario nell'anno 1951-1952 all'ingresso nella congregazione fodatata sant'Eugenio de Mazenod. Era tra quelle mura che avevo visto per la prima volta la foto del suo volto sorridente e sereno. I suoi confratelli accoglievano noi ragazzi con gioia e semplicità e ci insegnavano il vangelo e la missione.
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Un progetto di sport, vita e solidarietà
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