“Sei stato a Santa Barbara mezza giornata e la conosci meglio di noi!”. Monsignor Ramiro si esprime così dopo aver ascoltato il racconto della mia breve visita alla nostra missione di Santa Barbara de Barinas. Sono i pregi della corsa a piedi che permette di visitare e conoscere luoghi a 9/10kmh. Si incontra e si saluta la gente, si vedono posti, negozi, mercati all’aperto, lungomari, chiese... Da molti anni utilizzo la corsa per conoscere i posti. Quando in Italia preparo una missione popolare, nei mesi che la precedono, faccio sempre qualche corsa nel territorio. Quello che si vede, si annusa e si ascolta a piedi non lo si vede in macchina. Così anche a santa Barbara. I negozietti di frutta e verdura, i piccoli chioschi dove si beve, si gioca e anche si ricaricano i telefonini, l’ospedale cittadino (mi dicono che è fatiscente…), un’area con attrezzi ginnici vicino l’aeroporto…
Dopo le tre settimane trascorse a san Cristobal, da qualche
giorno sono tornato a Santa Barbara de Barinas, altra missione affidata a noi
missionari OMI. Il contesto è molto diverso dal precedente. Siamo a 200 metri
sul livello del mare, tutto è pianeggiante, naturalmente fa più caldo.
L’abitazione dei missionari è modesta ma c’è quanto serve. Il territorio
affidato a noi è molto vasto. Oltre alla chiesa principale situata in città ci
sono altre cappelle dove si celebra messa la domenica e alle volte in
settimana. In questi giorni è in corso la novena della Madonna del Carmine
festa molto sentita da queste parti. La Caritas parrocchiale da tempo si prende
cura dei migranti, pellegrini che viaggiano verso al Colombia, offrendo acqua,
cibo ed un tetto se occorre. “So che gli Oblati hanno a cuore i poveri. Non
fanno proselitismo, ma abbracciano l'uomo in tutti i suoi aspetti. Grazie di
queste notizie che, accanto allo sconcerto per le condizioni penose della società
e soprattutto dei poveri mi mostra ancora una volta una Chiesa meravigliosa”,
mi scrive un amico dalla Calabria.
Davanti alla chiesa Nuestra Señora del Carmen di Santa
Barbara c’è una bella piazza quadrata, leggermente in discesa. E’ lo stadio naturale
di chi vuole fare attività fisica. Spesso ci sono persone che corrono o
camminano. II giro completo è di 400 metri: per i camminatori è perfetto un po’
meno per i corridori che però possono rifarsi allungando a piacimento i
percorsi dal momento che Santa Barbara è composta di strade perfettamente
squadrate. Anche a San Cristobal ho macinato chilometri. Ho anche dialogato con
Luis Apolinar, allenatore e organizzatore della maratona del Tachira. E’ venuta
fuori una bella intervista pubblicata da podisti.net (per leggerla cliccare http://podisti.net/index.php/commenti/item/8934-venezuela-luis-apolinar-e-la-maratona-del-tachira.html).
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