Tre ore di ‘serenata’ alla Madonna. E’ la consuetudine che
hanno nella parrocchia Nuestra Señora del Carmen a Santa Barbara de
Barinas il 15 luglio, giorno della vigilia della festa della patrona: la
Madonna del Carmine. In questa missione i missionari Oblati sono arrivati nel
2007 e ogni anno animano la novena molto sentita e partecipata. Ogni sera la
messa si svolge in uno dei quartieri della parrocchia. La gente attende la statua
della Madonna e la porta con una breve processione verso il luogo dove si
reciterà il Rosario e si celebrerà la messa. Siamo in una zona di sconfinate
pianure ricche di aziende agricole. Il caldo è spesso pesante spezzato di tanto
in tanto da piogge rinfrescanti. Tutto è verde e rigoglioso, i mesi secchi da
queste parti sono marzo e aprile. Il giorno della festa, il 16 luglio, si è
aperto anche quest’anno alle ore 8 con la benedizione di auto, moto e biciclette.
Segue una sfilata per le vie della cittadina con la statua della Madonna. La
messa solenne è alle ore 17, seguita da una seconda processione.
L’abitazione dei missionari è modesta. Libri e materiali
vari sono accatastati alla rinfusa, all’ingresso la raccolta di farina, riso,
legumi e altri viveri che vengono donati dalla gente e distribuiti alle
famiglie in necessità. La cucina e i frigoriferi, le stanze da letto, un retro
casa con lo stenditoio, un gruppo elettrogeno per produrre corrente elettrica e
tre splendide tartarughe. Da queste parti l’energia elettrica manca almeno due/tre
ore ogni giorno. Mi dicono che in un’occasione sono restati 11 ore senza
corrente.
La gente è molto grata della presenza dei missionari. Anche
a San Cristobal, mi dicevano che sentono i missionari OMI vicini, capaci di
condividere gioie e dolori del popolo di Dio a loro affidato. Tutti sono grati
degli aiuti concreti soprattutto dei medicinali che arrivano regolarmente da
Madrid. “No parole, no commenti, solo preghiere. Meno male che ci siete”, mi scrivono
dalla Sicilia.
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