sabato 22 gennaio 2011

Voto 6 per il film di Albanese

La scena finale vale il prezzo del biglietto. Ma non convince 'Qualunquemente', il film di Antonio Albanese superpubblicizzato in queste prime settimane del 2011.
Nei minuti finali del film, il politico Cetto La Qualunque pronuncia un comizio sotto il pilone di Santa Trada, per intenderci il punto di approdo calabrese del ponte sullo Stretto di Messina. Sullo sfondo il versante siciliano con i laghi di Ganzirri e il porto di Messina.
Provare a dare una storia a questo politico surreale, che ha fatto la sua fortuna a 'Che tempo fa', il programma di Fabio Fazio su Rai3, risulta un tentativo grossolano e senza spessore. E' preferibile vedere e ascoltare Cetto nei suoi skecth di dieci minuti con le sue parole grottesche, le trovate geniali, gli accostamenti incredibili. Lo spettatore non chiede di conoscere il passato 'calabrese' di questo personaggio e si resta quasi male nel vedere la faccia di 'De Santis', l'avversario politico contro il quale Cetto si è sempre scagliato senza ritegno. Non ci sono poi piaciuti altri elementi del film: la dominante del colore viola nella scelta degli abiti di scena, l'aeroporto S. Eufemia di Lamezia Terme trasformato in luogo colorato e festoso...

E' proprio vero che bisogna saper restare nella misura, che alcuni personaggi devono essere avvolti da un che di misterioso, che è meglio conoscere meno per (forse) apprezzare di più.

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