mercoledì 6 luglio 2011

Verso Santiago 2011

Si è concluso il 4 luglio il mio secondo viaggio verso Santiago de Compostela. Ho raggiunto la tomba dell'apostolo S. Giacomo questa volta percorrendo il Cammino portoghese e precisamente da Ponte de Lima, circa 152 km. dalla meta.
Le sensazioni sono varie, ma ha dominato su tutte la necessita' di camminare, di incontrare un nuovo pezzo di mondo e soprattutto di fare un cammino interiore.
Alla stazione degli autobus di Oporto, in Portogallo, ho trovato una scritta interessante: "Ogni meta e' solamente un punto di partenza". Penso che sia una frase vera e appropriata. Per raggiungere una meta occorre sacrificio, buone scarpe, cuore e mente aperti. Soprattutto la voglia di mettersi in gioco, di lasciarsi portare dal cammino stesso alla scoperta di nuovi mondi esteriori ed interiori. Così le mete diventano punti di partenza per nuovi approdi. Credo che il mondo sia quello che fabbrichiamo noi con le nostre energie, con l'immaginazione e tutte le nostre facoltà. Camminare a 4,5 km. all'ora permette di percepire la vita in maniera intensa: un contatto unico con il creato, il creatore, la creatura.
C'è una dimensione spirituale nel Cammino di Santiago che è per tutti, credenti e non. Perchè l'interiorità è un patrimonio di ogni essere umano. Il cammino aiuta ad avere un contatto con tale dimensione e a coltivarla.

vista il sito dei Preti (Sempre) di corsa - www.pretisempredicorsa.it
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