domenica 29 luglio 2012

Viaggio in Guinea Bissau / 3

Il giorno prima della partenza ho condiviso con i ragazzi alcuni pensieri:
- ci aspetta un tempo di sobrietà. Non avremo la corrente elettrica e nemmeno Internet. Qualche ora di elettricità la sera con i generatori. Marshall McLuhan diceva che l'elettricità ha rivoluzionato il pianeta. E aveva ragione. Senza la corrente elettrica si ritorna indietro nel tempo e si ripiomba nel Medioeovo. Ma ci sono anche dei 'pro'. C'è tempo per rapporti interpersonali che non siano mediati dalla tecnologia che spesso falsifica o camuffa un pò le cose. Ci si manifesta così come si è. Inoltre i cinque sensi diventano più 'sensibili'. Riacquistano in pieno il loro potere conoscitivo.
- forse è utile consegnarci simbolicamente a tutti uno spillo. Per contribuire a 'sgonfiare' una certa pomposità che può serpeggiare. Quasi che partire fosse un vanto che mette in rilievo rispetto alla massa. In realtà gli eroi fanno altro. Noi partiamo semplicemente per condividere la vita della Chiesa missionaria incontrando e mettendoci alla scuola di uomini e donne che hanno fatto dell'impegno per i poveri (immagine di Cristo) la ragione della propria vita.

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