mercoledì 15 agosto 2012

Viaggio in Guinea Bissau / 12

Liliana con educazione si alza e cede il suo posto ad un'anziana signora appena salita a bordo. Stiamo 'ballando' già da qualche minuto su un tokatoka, trasporto pubblico privato a Bissau, capitale della Guinea Bissau. I tokatoka sono pulmini di colore blu e sono il trasporto più economico in città, 100 franchi CFA il biglietto per qualunque destinazione. Ce ne sono a centinaia e riempiono le strade di Bissau a tutte le ore del giorno. Possono contenere anche trenta persone. Sono guidati con disinvoltura e attenzione allo stesso tempo, la radio a tutto volume scandisce il percorso.
Liliana è una delle animatrici della parrocchia di Antula affidata ai missionari oblati di Maria Immacolata. Insieme ad Aima ci sta accompagnando al mercato di Bandim, in centro città. Prima di arrivare a destinazione ci fermiamo in un altro mercatino, quello per i turisti: siamo solo noi, i prezzi sono abbastanza alti, i commercianti sono molto furbi, insomma un posto un pò artificiale. Ci fermiamo pochi minuti: vogliamo andare a Bandim.
Per conoscere un posto, uno dei luoghi migliori sono i mercati dove si incontra gente di tutti i tipi, si ascoltano suoni, si respirano gli odori tipici... A Bandim, il mercato vero, c'è di tutto; i vicoletti sono stretti, i commercianti sempre disponibili a contrattare. Si passa dal cibo al vestiario, dall'informatica ai pezzi di ricambio per auto. Compriamo alcuni chili di anacardi, il principale prodotto del paese. Alla radio dicono che quest'anno il primo acquirente estero del prodotto è stata l'India e che il mercato dell'anacardo sta attraversando un momento di crisi.

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