mercoledì 1 agosto 2012

Viaggio in Guinea Bissau / 5

"Cinque giorni, ci hanno dato l'ultimatum e dovevamo lasciare il paese entro pochi giorni". E' p. Giancarlo che racconta la storia della presenza dei Missionari Oblati di Maria Immacolata in Guinea Bissau. La frase citata si riferisce però all'avviso, ricevuto dagli Oblati in Laos il 15 agosto del 1975. Il nuovo governo intimava loro di lasciare il Paese entro pochi giorni, perchè non graditi.
Da quella esperienza dolorosa nasce la presenza degli Oblati in Senegal, Uruguay e Indonesia. E da un discernimento degli Oblati del Senegal, successiva alla richiesta del Nunzio Apostolico, nel 1999 arrivano i primi Oblati in Guinea Bissau e precisamente a Farim.
P. Giancarlo snocciola fatti, nomi, date. Ascoltiamo con attenzione, curiosità e ammirazione. Colpisce l'umiltà del racconto, ma anche come Dio conduce la storia e gli eventi.
Attualmente gli Oblati in Guinea sono 5: 3 ad Antula, parrocchia della periferia di Bissau e 2 a Farim nel Nord del Paese. P. Giancarlo è l'economo della diocesi di Bisau, p. Celso è responsabile del centro di spiritalità a N'Dame, direttore spirituale al seminario e, da poco, parroco ad Antula. P. George, senegalese, lavora in parrocchia ad Antula. Nella Missione di Farim, a tre ore dalla capitale, ci sono p. Carlo e p. Daniel. In questi giorni hanno inviato alcuni giovani in Senegal per una colonia estiva con un'altra missione tenuta dagli Oblati.
Un lavoro enorme per così poche braccia, una pianta che cresce e porta già foglie e frutti.

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