venerdì 3 agosto 2012

Viaggio in Guinea Bissau / 6

Da alcuni anni utilizzo la corsa per perlustrare e conoscere i nuovi territori nei quali mi conduce il lavoro missionario. A 11 km. all'ora si notano cose che non si vedono camminando o andando in moto o in macchina, si ascoltano anche suoni, si respirano odori...
Anche nei giorni di permanenza in Guinea Bissau sfrutto la corsa per entrare in punta di piedi nella vita e nella cultura di questa zona.
La strada che da N'Dame porta a Bissau è il sogno di ogni runner: sterrato compatto e ben battuto. Colpisce come questo terreno sia di un colore rosso intenso (tipo campi da tennis in terra) e soprattutto di come assorba la gran quantità di acqua che ogni giorno arriva al suolo in questa che è la stagione delle piogge. Dicevo terreno compatto, elastico e silenzioso.
Il primo giorno faccio un'uscita di 8 km. (a 5'30'' al km.) con 6 allunghi finali. Ecco la cronaca dei miei primi chilometri. Mentre faccio il riscaldamento incontro p. Fabio, missionario del PIME a Catiò nel sud e del paese. Con lui facciamo due chiacchiere... E' in Guinea Bissau da poco, si sta ambientando e si trova bene. Al km. 1 incontro alcune galline e maialini: siamo in un contesto agricolo. La terra è la fonte di sostentamento principale nella Guinea Bissau che è la prima produttrice al mondo di anacardo.
Al km. 2 noto sulla sinistra una grande costruzione gialla, con i profili verdi. Mi spiegano, al ritorno, che è una nuova università in costruzione. Ci sono tanti giovani qui: l'età media della popolazione è bassa. Al km. 3 alcuni giovani ascoltano musica e più avanti una signora anziana e gracile porta sulla testa un enorme fascio di legna. Penso che il rapporto tra le generazioni deve essere, anche in questo ambiente, qualcosa di importante: l'eterno dialogo tra tradizione e innovazione. Il km. 4 mi sorprende con alcuni bambini che stanno portando al pascolo, giocando e ridendo, una piccola mandria di otto mucche, mentre al km. 5 mi affianca Augusto un ragazzo di Antula che corre con me un chilometro. Ha le infradito e sta andando in un paese vicino. Chiacchieriamo e facciamo amicizia. Torno sui miei passi, direzione N'Dame. Qua e là ci sono case in costruzione, dappertutto le piante di anacardo e anche le banane.
Piccole, dal sapore intenso ne mangiamo parecchie in questi giorni. Come sempre sono molto ricercate da noi che corriamo per integrare il potassio.

2 commenti:

  1. Grazie dei tuoi aggiornamenti, Pasquale! Vi seguo con il pensiero e la preghiera. Saluti da Parigi, oggi sono stato a Notre-Dame e ho scoperto che, anche in Francia, c'è tanta gente che prega e va a messa. Abbraccia tutti i ragazzi da parte mia. A bientot! gianluca

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  2. Grazie Pasquale! della costanza dei tuoi aggiornamenti e lo sforzo della cominicazione che apprezzo molto.
    un abbraccio
    Davide Hur

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