S. Eugenio se ne sta
tranquillo nella navata di destra della chiesa parrocchiale a lui intitolata.
Osserva e (credo) gioisca di ‘partecipare’ a questa messa. Periferia sud di S.
Paolo, ultima domenica di giugno. Inizia la messa presieduta da un giovane
oblato brasiliano. Il dialogo è continuo con la gente, belli i canti, significativi
i gesti. E’ una messa con tanto movimento, esteriore e interiore.
Al termine della
celebrazione un mandato missionario per le famiglie che ospiteranno una
settantina di giovani volontari che, a metà luglio arriveranno da queste parti
per lavorare alle giornate oblate che si svolgeranno nel santuario nazionale di
Aparecida dal 18 al 22 luglio.
La messa si svolge
in contemporanea con la finale della Confederation Cup; Brasile-Spagna.
Praticamente seguiamo in diretta le sorti della partita. I vicini si fanno
sentire soprattutto in occasione dei tre goal della squadra di casa... La gente
in chiesa, stranamente’, sembra interessarsi solamente al rito, alla preghiera
e al dialogo con il celebrante. I volontari sono felici di aprire le loro case
ai giovani di altri Paesi. Al termine dico anch’io una parola di ringraziamento,
sottolineando quanto sia cristiano aprire case e cuore all‘'ospite straniero’.
S. Eugenio, nel suo
angolo, credo sia contento di questa bella occasione, che offre la Giornata Mondiale
della Gioventù, per permettere conoscenza e condivisione tra i giovani del
mondo oblato.
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