Luana e Larissa ci sono. Con tanto di tablet, telefonino unghie
pitturate, di rosso e viola, per la precisione. Ascoltano, danno il loro contributo
alla riunione, ridono, ricordano momenti belli ed episodi vari di questi ultimi
mesi… Sono due delle partecipanti ad uno degli ultimi incontri organizzativi
della Giornata oblata della gioventù. Al tavolo due Oblati e quattro giovani. Si
parla soprattutto dell’incontro di accoglienza che si svolgerà il 19 luglio al
Santuario di Aparecida come inizio del programma. E’ un comitato serio che
valuta con attenzione ogni dettaglio e, soprattutto, ha l’ultima parola su
tanti aspetti. Si sente, in particolare, che sono i giovani ad avere in mano le
cose e la piena fiducia data loro dagli oblati. Varie ore seduti a proporre,
valutare, cambiare. Qualche pausa di riposo, la messa celebrata insieme in
serata... Mi chiedono di raccontare qualcosa delle precedenti giornate oblate
della gioventù e mi accorgo di aver partecipato praticamente a tutte, tranne
quella in Australia e cioè Pescara, in occasione della GMG del 2000 a Roma,
Mainz in occasione della GMG 2005 a Colonia, Malaga in occasione della GMG 2011
a Madrid.
Nelle lunghe ore dell’incontro mi sembra di capire qualcosa
dell’universo giovanile brasiliano che vive, insieme a tutta la società, il
disagio di queste ultime settimane, ma anche il progresso economico enorme che
il Paese ha compiuto soprattutto negli anni del presidente Lula. Come fanno i
giovani di tutto il mondo, anche qui i giovani sognano, fantasticano e in
questo modo inseriscono nelle società civili una quota di idealità necessaria,
della quale tutti possono trarre beneficio.
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