
A quella velocità in quaranta minuti visito gli angoli prinicipali di un centro storico di media grandezza come quello di Firenze e Bologna, ad esempio. Mi preparo sempre prima dell'uscita. Perlustro la città sulle mappe, e qualche volta porto con me anche una piccola cartina, non tanto per il rischio di perdermi, quanto per l'attenzione a non dimenticare nulla di importante.
E così sono passato in luoghi di efferati delitti, piazza Georgofili a Firenze, i portici dove fu ammazzato Marco Biagi a Bologna, via Caetani a Roma dove fu ritrovato Aldo Moro. Ma ho anche visto posti bellissimi come il lungo Adige a Verona e a Trento, il Quirinale a Roma, il palazzo reale e piazza Plebiscito a Napoli...
Le mie corse sono un modo per stare con sè stessi, e per provare a entrare a piedi nudi in una nuova situazione.
(foto di Elena Mannocci)
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