giovedì 25 giugno 2009

Il potere della scrittura

Si dice in giro che la scrittura stia tramontando, che l'era del computer e dei collegamenti digitali soppiantera' a breve la produzione di libri e la pubblicazuione dei giornali. A me sembra che non sia prioprio cosi'. Nei giorni del cammino verso Santiago de Compostela, ad esempio, ho piu' volte visto le persone leggere libri e scrivere: impressioni, il proprio diario, appunti... Negli ostelli, nei bar o anche seduti per strada sotto un albero, si sentiva la necessita' di riflettere aiutati da un testo o di fissare su un foglio realta' forti e intense. Sul cammino ho incontrato anche tante persone provenienti dalla Germania e dal Brasile. Dei tedeschi non avevo dubbio, ma i brasiliani... Come mai tanti brasiliani sul cammino? Potenza della scrittura. Paulo Coehlo ha scritto un libro sul camino che evidentemente e' letto dai suoi connazionali. E qualche anno fa anche un famoso anchor man tedesco, Hape Kerkeling, ha scritto un libro sul cammino dopo averlo percorso. Evidentemente anche questo libro e' stato letto e apprezzato dai suoi compatrioti.
Chi legge o scrive rallenta in qualche modo il mondo attorno a sè e lo rende più umano e vivibile. Assapora il gusto delle parole, fissa sentimenti, impressioni, delusioni. E lascia che la parola compia la sua 'missione' che è, probabilmente, ancorare le nostre persone in un'epoca di venti e tempeste.
(foto di Elena Mannocci)

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