domenica 13 settembre 2009

Non possedere per possedersi

Accumulare, raccogliere, elemosinare... sono atteggiamenti forse più frequenti di quanto non sembri. Essi si acuiscono soprattutto in alcune epoche della vita. Si può raccogliere qualunque cosa: libri, affetti, vestiario, denaro... Tutto nasce dal desiderio di possedere, di essere sicuri perchè si possiede qualcosa. Il senso di vuoto è sempre imbarazzante e va in qualche maniera riempito e superato.

Accade che la vita tolga (per fortuna!) gli attaccamenti per aiutarti ad ancorarti all'essenziale. E' un'operazione dura per chi la vive. Chi rimane inviaschiato in questo tipo di processo va profondamente amato e rispettato.
Lasciare, abbandonare, non possedere aiuta a ritrovare il gusto della sobrietà e contribuisce notevolmente a possedere sè stessi, la propria interiorità, la propria persona. Le cose, le persone rischiano di avere il possesso di noi e non il contrario. Nella misura in cui ci si distacca da tutto, cresce il possesso di sè, la piena coscienza della fragilità e delle potenzialità insite nella persona.

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