giovedì 17 settembre 2009

Paure

I
Ogni angolo o vicolo, ogni momento è buono
per l’assassino che muove alla mia volta
notte e giorno, da anni.
Sparami
SPARAMI – gli dico
offrendomi alla mira
di fronte di fianco di spalle –
facciamola finita: FAMMI FUORI!
E nel dirlo mi avvedo
che a me solo sto parlando.
Ma non serve, non serve. Da solo
non ce la faccio a
far giustizia di me.

II
Niente ha di spavento
la voce che chiama me
proprio me
Dalla strada sotto casa
in un’ora di notte:
è un breve risveglio di vento,
una pioggia fuggiasca.
Nel dire il mio nome enumera
i miei torti, non mi rinfaccia
il passato.
Con dolcezza (Vittorio –
Vittorio…-) mi disarma.
Arma
contro me stesso
me.

Vittorio Sereni, Paura prima - Paura seconda (1975)

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