Trascorrere una mattinata a Bangkok con p. Claudio permette di capire vari aspetti di questa città e della missione da queste parti. Claudio è qui da quasi 25 anni, parla benissimo il thai tanto che insegna teologia in questa lingua da tanti anni. Ci rechiamo al mercato a fare spesa per la casa, in banca, al seminario naziinale per consegnare un testo, al supermercato... Il traffico è sempre caotico, la polizia fa posti di blocco, in tutti i luoghi pubblici ci sono immagini del re defunto.
Claudio, dopo essere stato responsabile per sei anni della delegazione missionaria, e' ora incaricato di un seminario minore abitato da 15 ragazzi che provengono dal centro e dal nord della Thailandia, i luoghi più cattolici del paese. I ragazzi frequentano la scuola superiore del seminario diocesano che si trova a dieci minuti di cammino. Al rientro, nel pomeriggio, giocano, fanno lavori e studiano un pò. La sera la celebrazione della messa e la cena. Claudio sta loro accanto, si interessa di loro, della scuola e dei compiti e, da buon padre di famiglia, alle volte rimprovera, alle volte fa finta di non vedere... In casa preparano la cena, fanno le pulizie. la sveglia suona presto al mattino: alle cinque e mezzo sono già tutti in piedi. I missionari OMI sono in questa nazione da cinquant'anni: belgi, francesi, filippini, italiani, laoziani e thai.
La Thailandia ha avuto sempre un buon numero di sacerdoti, ben proporzionati sul numero totale di cattolici che è di circa 350mila persone (meno dell'1% della popolazione). La chiesa cattolica, anche se fortemente minoritaria, gode di buona reputazione. Anche vent'anni fa, in un'altra visita, avevo notato che la fede cattolica e' molto poco inculturata. Cioe' si esprime poco con il linguaggio della cultura locale. E fa davvero impressione vedere statue di madonne e santi, piu' romane di quelle che si fabbricano in Italia o si trovano a Roma. I cristiani sono molto generosi e sostengono economicamente le chiese parrocchiali e i sacerdoti. "Ma anche da queste parti si sente il vento della secolarizzazione", mi dice preoccupato Claudio. Io, invece, penso gia' da qualche anno che la secolarizzazione sia piuttosto una benedizione! perlomeno nella nostra Italia.
giovedì 8 dicembre 2016
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