L’immagine sorridente di papa Francesco campeggia nelle
stazioni della metropolitana di S. Paolo, accanto a quella di Felipe Massa e
Fernando Alonso, i due piloti Ferrari, ‘impegnati’ in una campagna pubblicitaria.
Il grande apostolo delle genti ha dato il nome a questa
città che conta circa dieci milioni di abitati, praticamente la più grande
città dell’emisfero sud. Se si aggiunge l’area metropolitana il numero di
abitanti arriva a quindici milioni. Numeri impressionanti.
S . Paolo è la capitale finanziaria del paese, città
multiculturale con una forte presenza di persone di origine italiana. Pare che
circa sei milioni di persone siano di discendenza italiana e che S. Paolo, dopo
News York, sia la città nel mondo dove si consuma pizza (vicino la casa
dove siamo c’è una rinomata pizzeria con “forno a lenha”). Numerosa è anche la
comunità di origine giapponese, ma si incontrano facilmente portoghesi,
libanesi e africani.
Il 9 luglio, in città e nello stato di S. Paolo, è stato un giorno
festivo per commemorare la Rivoluzione Constituzionalista (Revolução
Constitucionalista).
Recandomi in centro con la metropolitana, nuova, funzionale,
ma comunque insufficiente per una città di queste dimensioni, ho assistito ad
una protesta pubblica con megafoni, striscioni e polizia schierata. Una delle
tante che in queste settimane appassionano tante persone del ceto medio
carioca.
La città è davvero organizzata. Fa impressione soprattutto
vedere le favelas a ridosso dei quartieri bene, simbolo dei grandi contrasti
economici di questa nazione e di questo grande continente. Sorprende la pulizia
generale e gli spazi verdi che sono numerosi e molto frequentati.
bene, grazie del farci sentire vicini... Ma ana precisazione di termini... A Sao Paulo sono "paolistas", cariocas sono i brasiliani, quelli molto piú allegri, di Rio...
RispondiEliminaGrazie Mimmo. Un saluto!
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